VIVA IL PALLONE: LA MOLINENSE

Presso Circolo ARCI La Torretta
visitabile dalle 8.00-24.00, tutti i giorni

In una fredda giornata d’inverno del 1946, in uno studio notarile fiorentino nasce l’associazione Unione Sportiva Brunetto Fiesoli, con presidente Olinto Bonaiuti, vicepresidente Dino Cappelli, segretario Marino Lavacchi. Passano pochi mesi e la neo associazione cambia nome diventando Unione sportiva Molinense. I colori della squadra – giallo e blu – richiamano quelli delle due fazioni, il Molino di Sotto e il Molino di Sopra. 

Il 16 febbraio del 1946 iniziano dunque i lavori per costruire il campo sportivo. È sabato e fa un freddo cane, tanto che l’inverno del 1946/47 verrà ricordato come tra i più freddi del secolo. E’ il destino della Molinense che ogni evento importante sia accompagnato da condizioni climatiche avverse. Tra i volontari impegnati in questa impresa c’è il giovane Ezio Vitali che con il suo trattore traccia solchi, rimuove la terra e trasporta la ghiaia dal greto del fosso. Operaio agricolo nella fattoria del Tornaquinci, Ezio rimarrà vittima di un tragico incidente e la Molinense lo ricorderà dando il suo nome al campo sportivo.

La sede sociale è in una stanza sopra il bar La Cooperativa, stretta fra la sede del PCI e il Circolo Culturale ’66. Il Giannelli, detto Bacoccola, si occupa dell’arredamento dando spazio alla tonalità arancio, in contrasto con i colori seriosi delle due stanze accanto. D’altronde alla Molinense ci si vuole divertire, la politica e la cultura viene lasciata al politburo

Purtroppo molte testimonianze sulla storia della Molinense sono andate perdute in una notte di paura, a causa dell’incendio della canna fumaria al forno di Plinio. 

Agli esordi, dopo una memorabile finale contro il Castelnuovo Garfagnana nella stagione 1948-49, la Molinense si laurea campione toscano seconda divisione e negli anni ’50 si aggiunge la categoria Juniores, una squadra che darà grandi soddisfazioni ai tifosi vincendo il campionato del 1963. La squadra è allenata da Vittorio Casini e fra i giovanissimi spicca il talento di Rolando Tentati, detto Sgheba che, a soli 18 anni, è il vero trascinatore del gruppo. 

La Molinense non ha però una squadra di calcio giovanile. A questo provvede il nuovo parroco Don Marinetto, uomo di chiesa con la passione del pallone. Grazie a lui, nel 1950 nasce la Virtus Molinense. Gli organizzatori sono Dario Rocchini e Vitaliano Foggi, con Filiberto Pinzani quale allenatore. Nel 1969, per volontà di Licurgo Ciolli nasce il nucleo addestramento giovani calciatori NAGC, embrione della futura scuola calcio e nella stagione 1971-72  vince il campionato provinciale giovanissimi superando in finale la quotata Sestese.

Non è facile portare avanti una società sportiva e per arricchire le casse della Molinense i dirigenti provvedono a organizzare tornei estivi. La competizione va avanti per 33 edizioni dal 1962 al 1994, con la partecipazione di squadre come Santa Brigida, Sieci, Pelago e Girone. Nel 1967 lo stadio ha finalmente il suo impianto di illuminazione.  Più di mille persone seguono la finale notturna Sieci- Pelago e la Molinense ha l’attenzione di giornalisti importanti come Marcello Giannini e di calciatori famosi come Maurilio Prini.

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Circolo ARCI La Torretta - Filarmonica G. Puccini - Circolo MCL - ASD Molinense - Parrocchia di S. Martino

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