TEATRO E CABARET

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La tradizione teatrale molinense ha radici lontane.

E’ infatti sotto il vicariato di don Montecchi che, nonostante la guerra, nel 1941 si costituisce la Filodrammatica parrocchiale, con gli attori che si ritrovano per le prove nei locali dell’asilo appena inaugurato.

Memorabile è la rappresentazione del San Tarcisio Martire che vede Franco Poggi nelle vesti del giovinetto soccorso dai centurioni Filiberto Pinzani e Emo Celli, dopo la lapidazione per mano di Elio Bencini, Guido Perini e altri pagani. Degna di nota anche La vendetta della zingara dove la piccola Silvia Francalanci viene strappata alla madre Franca Scopetani dalla scaltra zingara Nada Liccioli.

Con l’arrivo di don Maurri e della sorella Milena,il paese si approccia al teatro vernacolare. Il nuovo gruppo debutta nel Teatrino della Pista con Purgatorio, Inferno e Paradiso di Novelli. Sul palco si alternano i giovani Tosca Pinzani, Elio Dini, Lisetta Bonaiuti, Carlo Guidi, Luigi Frappi e Giuliano Gaudenzi. Dopo il trionfo ci riprovano con L’acqua cheta, con l’aggiunta di Daniela Borghini e di un imberbe Luigi Fantini il quale, nella foga della recitazione, con un pugno rompe un tavolino suscitando l’ilarità generale. 

Corrono gli anni ’80 e alcuni audaci giovani fondanoI Provvisori, gruppo di cabaret coordinato da Paolo Giannelli. Senza pudore o vergogna, si esibiscono sui palcoscenici della Torretta, della Filarmonica e nei paesi vicini. Gianni Cecchi, Antonio Santoni, Andrea Burberi – detto Spadino – e la sorella Paola sono i più applauditi. Sketch surreali, parodie comiche, imitazioni e tanta satira sono gli ingredienti del loro successo. Nel 1990 le loro orme sono ricalcate da Lo Spiffero, gruppo scanzonato di cabaret che vede esibirsi, oltre a Cecchi e a Burberi, anche i bravissimi Elena Poggi e Stefano Omeri.

Nel 1992, in seno al Circolo MCL nasce la Compagnia dei Raccattachi che, con la signorina Milena alla regia, rispolvera L’acqua cheta. Ne fanno parte, tra gli altri, Carlo, Anna e Alberto Calabri, Annamaria Lavacchi, Piero Burberi, Lisetta Bonaiuti, Ruggero Ciolli, Mariella Quercioli e Antonella Zucchini. Ed è proprio quest’ultima, negli anni seguenti, a scrivere i nuovi copioni per la Compagnia: L’eredità di’ zio Egisto, I’ terno a i’ lotto, La speranza l’è l’ultima a morire e Missione da i’ Paradiso che alcuni anni dopo vincerà il Premio Firenze per il Teatro. E’ tale il successo che i Raccattachi vengono chiamati a recitare in tutto il circondario fiorentino.

Nel 1997 portano in scena Il Castigamatti di Svetoni, rifacimento de La bisbetica domata, poi si sciolgono.

Nel 2005, da un’idea di Antonella Zucchini e Gianna Borghini, nasce alla Torretta il Laboratorio teatrale in lingua fiorentina per adolescenti, rimasto attivo fino al 2019 avvalendosi anche della collaborazione di Giusi Antoniucci, e interrotto solo dalla pandemia. In tutto questo tempo, gruppi di ragazzi dagli 8 ai 18 anni hanno calcato il palcoscenico rispolverando la tradizione vernacolare ed esibendosi con successo perfino al Teatro Saschall di Firenze.

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In Collaborazione con

Circolo ARCI La Torretta - Filarmonica G. Puccini - Circolo MCL - ASD Molinense - Parrocchia di S. Martino

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